Clementia Caesaris
Quibus rebus commoti legati milites ex opere deducunt
I legati smossi da tali cose conducono via i soldati dall'opera di fortificazione, desistono dall'attacco; lasciano le guardie alle opere di fortificazione.
Fatta fatta per la misericordia una specie di tregua, si attende l'arrivo di Cesare. Nessun dardo viene lanciato dal muro, nessuno dai nostri; come finita la cosa (come se la cosa fosse finita), tutti ripongono la cura e la diligenza.
Cesare infatti tramite le lettere aveva fortemente incaricato Trebonio, di non permettere che la città fosse espugnata con la forza, che i soldati spinti più gravemente dall'odio della defezione e dal disprezzo del proprio e dal continuo lavoro uccidessero tutti gli adulti; visto che minacciavano che l'avrebbero fatto.
E allora sono trattenuti a stento, dall'irrompere in città, e sopportarono pesantemente la cosa.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cesare
ANALISI GRAMMATICALE
VERBI
deducunt indicativo presente terza persona plurale (deduco) Paradigma: deduco, deducis, deduxi, deductum, deducere - verbo transitivo III coniugazione
desistunt indicativo presente terza persona plurale (desisto) Paradigma: desisto, desistis, destiti, destitum, desistere - verbo intransitivo III coniugazione
relinquunt indicativo presente terza persona plurale (relinquo) Paradigma: relinquo, relinquis, reliqui, relictum, relinquere - verbo transitivo III coniugazione
facto participio perfetto ablativo neutro singolare (facio) Paradigma: facio, facis, feci, factum, facere - verbo transitivo III coniugazione
exspectatur indicativo presente terza persona singolare passivo (exspecto) Paradigma: exspecto, exspectas, exspectavi, exspectatum, exspectare - verbo transitivo I coniugazione
mittitur indicativo presente terza persona singolare passivo (mitto) Paradigma: mitto, mittis, misi, missum, mittere - verbo transitivo III coniugazione
remittunt indicativo presente terza persona plurale (remitto) Paradigma: remitto, remittis, remisi, remissum, remittere - verbo transitivo III coniugazione
mandaverat indicativo piuccheperfetto terza persona singolare (mando) Paradigma: mando, mandas, mandavi, mandatum, mandare - verbo transitivo I coniugazione
pateretur congiuntivo imperfetto terza persona singolare (patior) Paradigma: patior, pateris, passus sum, pati - verbo deponente III coniugazione
expugnari infinito presente passivo (expugno) Paradigma: expugno, expugnas, expugnavi, expugnatum, expugnare - verbo transitivo I coniugazione
interficerent congiuntivo imperfetto terza persona plurale (interficio) Paradigma: interficio, interficis, interfeci, interfectum, interficere - verbo transitivo III coniugazione
minabantur indicativo imperfetto terza persona plurale deponente (minor) Paradigma: minor, minaris, minatus sum, minari - verbo deponente I coniugazione
retenti participio perfetto nominativo maschile plurale (retineo) Paradigma: retineo, retines, retinui, retentum, retinere - verbo transitivo II coniugazione
irrumperent congiuntivo imperfetto terza persona plurale (irrumpo) Paradigma: irrumpo, irrumpis, irrupi, irruptum, irrumpere - verbo intransitivo III coniugazione
tulerunt indicativo perfetto terza persona plurale (fero) Paradigma: fero, fers, tuli, latum, ferre - verbo anomalo
SOSTANTIVI
rebus ablativo femminile plurale (res, rei)
legati nominativo maschile plurale (legatus, legati)
milites accusativo maschile plurale (miles, militis)
opere ablativo neutro singolare (opus, operis)
oppugnatione ablativo femminile singolare (oppugnatio, oppugnationis)
operibus dativo neutro plurale (opus, operis)
custodias accusativo femminile plurale (custodia, custodiae)
Indutiarum genitivo femminile plurale (indutiae, indutiarum)
genere ablativo neutro singolare (genus, generis)
misericordia ablativo femminile singolare (misericordia, misericordiae)
adventus nominativo maschile singolare (adventus, adventus)
Caesaris genitivo maschile singolare (Caesar, Caesaris)
muro ablativo maschile singolare (murus, muri)
nostris ablativo maschile plurale (nostri, nostrorum, = i nostri)
telum nominativo neutro singolare (telum, teli)
re ablativo femminile singolare (res, rei)
curam accusativo femminile singolare (cura, curae)
diligentiam accusativo femminile singolare (diligentia, diligentiae)
litteras accusativo femminile plurale (littera, litterae)
Trebonio dativo maschile singolare (Trebonius, Trebonii)
vim accusativo femminile singolare (vis, vis)
oppidum nominativo neutro singolare (oppidum, oppidi)
gravius comparativo neutro singolare (gravius, = più pesantemente)
milites nominativo maschile plurale (miles, militis)
defectionis genitivo femminile singolare (defectio, defectionis)
odio ablativo neutro singolare (odium, odii)
contemptione ablativo femminile singolare (contemptio, contemptioinis)
sui genitivo maschile singolare (se, sui)
labore ablativo maschile singolare (labor, laboris)
puberes accusativo maschile plurale (puber, puberis)
quod accusativo neutro singolare (pronome relativo)
rem accusativo femminile singolare (res, rei)
AGGETTIVI
commoti nominativo maschile plurale (commotus, commota, commotum - participio perfetto con valore di aggettivo)
quodam ablativo maschile singolare (quidam, quaedam, quoddam - pronome indefinito con valore di aggettivo)
Nullum nominativo neutro singolare (nullus, nulla, nullum - aggettivo pronominale)
confecta ablativo femminile singolare (confectus, confecta, confectum - participio perfetto con valore di aggettivo)
diutino ablativo maschile singolare (diutinus, diutina, diutinum - aggettivo I classe)
omnes nominativo maschile plurale (omnis, omne - aggettivo II classe)
graviter avverbio di modo (gravis, grave - aggettivo II classe)
ALTRE FORME GRAMMATICALI
Quibus ablativo maschile plurale (pronome relativo)
ex preposizione con ablativo (moto da luogo)
quodam ablativo maschile singolare (pronome indefinito)
enim congiunzione coordinante (esplicativa)
per preposizione con accusativo (mezzo, tramite)
magnopere avverbio di modo
ne congiunzione subordinante (finale negativa)
et congiunzione coordinante (copulativa)
se accusativo singolare (pronome riflessivo)
Aegreque e a fatica (aegre: avverbio di modo; -que: congiunzione enclitica)
tunc avverbio di tempo
sunt indicativo presente terza persona plurale (sum)
quin congiunzione subordinante (finale)
graviterque e gravemente (graviter: avverbio di modo; -que: congiunzione enclitica)
eam accusativo femminile singolare (pronome dimostrativo) (is, ea, id)
Commento del brano
Il brano è tratto dai commentari de Bello Gallico di Giulio Cesare, una delle sue opere più famose.
Questi commentari sono resoconti dettagliati delle sue campagne militari in Gallia. Cesare qui descrive come i suoi legati, influenzati da una serie di circostanze, hanno smesso di condurre i soldati nelle operazioni di fortificazione e hanno desistito dall'attaccare. Invece, hanno lasciato le guardie a presidiare le opere di fortificazione. Durante questo periodo, sembra che sia stata stabilita una sorta di tregua, poiché non vengono lanciate frecce né dalla città né dalle sue truppe.
La situazione sembra essersi calmata, e tutti sembrano rilassarsi e abbassare la guardia. Cesare spiega che aveva dato precise istruzioni tramite lettere a Trebonio, il suo comandante, affinché non consentisse l'espugnazione della città con la forza. Alcuni dei suoi soldati, motivati da sentimenti di rabbia per la defezione e disprezzo per i cittadini, avevano minacciato di uccidere tutti gli adulti nella città. Cesare aveva incaricato Trebonio di evitare che ciò accadesse.
Tuttavia, i soldati sembrano a malapena trattenuti dal lanciare un attacco alla città e devono sopportare pesantemente la situazione. Questo brano fornisce uno scorcio della complessità delle situazioni che Cesare e le sue truppe affrontavano durante le campagne in Gallia, inclusi i conflitti interni e le difficili decisioni che dovevano prendere.
(by Starinthedark)