Doti del buon maestro e doveri degli alunni

Magister sumat igitur ante omnia parentis erga discipulos...

Il maestro assuma dunque prima di ogni cosa verso i propri alunni l'animo di un genitore e pensi di succedergli al loro posto.

Egli stesso non abbia difetti né li tolleri. La sua austerità non sia triste, l'affabilità non dissoluta. Lui abbia con gli alunni un parlare moltissimo sul bene e l'onesto; ammonisca sempre, ma castighi raramente. quando corregge gli alunni, tralasci l'iracondia: non sia duro e minimamente offensivo; quando insegna, il parlare sia semplice e chiaro.

Risponda volentieri agli alunni che pongono domande, inciti con parole benevole gli alunni che non pongono domande. Proponga agli alunni molti esempi, perché le parole muovono gli animi, ma gli esempi trascinano.

Gli alunni invece amino i loro precettori come i genitori, li ascoltino volentieri e credano alle cose dette da loro (ai loro detti). Giungano a scuola lieti e allegri ogni giorno si offrano docili alla disciplina.
(By Maria D. )

Versione tratta da Quintiliano

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