L'imperatore Costantino - Versione Verba Nostra

Innumerae in eo animi naturaeque virtutes claruerunt...

Furono evidenti in lui incalcolabili virtù dell'animo e dell'aspetto. Fu molto desideroso di gloria militare.

La fortuna favorevole nelle guerre non superò l'operosità. Infatti sconfisse anche i Goti dopo la guerra civile in maniera diversa: In seguito, alla fine, concesse a quelli stessi la tregua e pose presso i popoli barbari un grande ricordo della (sua) benevolenza.

Dedito agli studi, si dimostrò inoltre magnanimo verso gli amici. Fondò molte istituzioni; per primo impose il suo nome ad una città e la elevò a così tanta grandezza che la rese  emula di Roma. Egli morì (lett abbandonò la vita)

nella villa pubblica di Nicomedia e non portò a termine la guerra preparata contro i Parti.
(By Vogue)

Versione tratta da Eutropoio

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