La morte di Patroclo - Versione Verba Nostra

Graeci Troiam oppugnabant...

I Greci attaccavano Troia ma la benevolenza di nessuna divinità concedeva ai Greci la vittoria.

Achille adirato dall'oltraggio della fanciulla, si allontanava dalla battaglia e si rifiutava a lungo di combattere. Ma i Troiani spingevano i Greci fino agli scafi e c'era un grande pericolo per i Danai (si potrebbe tradurre anche con il dat di possesso i Danai avevano un grande pericolo). Finalmente Patroclo, in vista di tante situazioni avverse, giungeva alla tenda di Achille e disse all'amico così: "Rimani qui, se la tua ira è tanto grande.

Ma io non sono armato e sono tormentato dalla penuria delle battaglie. Gli altri uomini sono con me: allontana la rovina dei Greci, donami le tue armi. Desidero uccidere molti avversari, la fama dell'intera milizia potrà essere preservata da me". Achille dava le proprie armi al solo Patroclo, ma nel suo animo disperava per la vita del suo amico.

Infatti Patroclo, vestitosi con le armi del suo amico, non solo spaventa e respinge i Troiani, ma tenta anche di scalare le mura della città. Eccita così l'ira di Febe e il dio incita Ettore: Patroclo, già ferito, sarà trucidato dal Troiano e spogliato delle armi.
(By Maria D. )

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