Solo con il favore degli dei

P. Cornelium Cn. filium Scipionem et M. Acilium Glabrionem consules inito magistratus patres ... P. Cornelius eram rogantionem pertulit. (versione latino Livio)

I Padri ordinarono ai consoli Publio Cornelio Scipione, figlio di Gneo e Manio Acilio Glabrione che, pigliato il magistrato, prima di proporre la distribuzione delle province, facessero sacrifici con le vittime maggiori in tutti i templi nei quali si suole fare per la maggior parte dell'anno il lettisternio, e pregassero gli dei che quello che aveva in animo il senato rispetto alla nuova guerra, bene e felicemente riuscisse al senato ed al popolo Romano.

Tutti questi sacrifici furono di lieto presagio, e si ebbero dalle prime vittime lieti auguri, e gli aruspici risposero che con quella guerra i confini del popolo Romano si sarebbero dilatati; che tutto annunciava vittoria e trionfo. Annunciato tutto ciò, soddisfatti i doveri di religione, i Padri ordinarono che si proponesse al popolo:

"Se volesse che si facesse la guerra con il re Antioco e con quelli che avessero seguito la sua parte." Se la proposta fosse stata adottata adottata, allora i consoli, se cosi loro paresse, riportassero di nuovo la cosa al senato. Publio Cornelio portò al popolo quella proposta

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