Il pomo della discordia (Versioni latine L. Griffa)

Convivio, quod in nuptiis Pelei et Tethidis adparatum est, omnia numina interfuerunt. Discordia una aberat ...Veneri adsignavit, quae ei promiserat Elenam, pulcherrimam mortalium feminarum. Quo iudicium ei et omni genti Troiaae perniciei fuit....

TESTO LATINO COMPLETO

Durante il banchetto, che fu preparato per le nozze di Peleo e Teti, furono presenti tutte le divinità.

Discordia, che per ordine di Giove non era stata invitata, per non danneggiare la letizia delle nozze era l'unica assente. tuttavia non servì alcun provvedimento, in quanto l'indegna dea gettò in mezzo al banchetto un pomo d'oro, su cui c'erano scritte queste parole. "Alla più bella, tra le dee, che sono presenti." sorse subito una grande rivalità tra loro, perché tutte pretendevano per loro stesse il pomo. allora Giove, che era a capo del banchetto (a capotavola), avendo compreso quanta frode c'era in tali parole, non potendo mettere a tacere le ire delle divinità, decise di affidare ad un uomo mortale la sentenza di tale questione.

infatti era per lui di grandissima preoccupazione l'intemperanza delle divinità. Allora inviò sulla terra Mercurio, in cui c'era una perspicacissima saggezza, il quale fece venire Paride a risolvere una lite tanto grande.

Dopo che le singole divinità promisero i loro doni a Paride, egli attribuì il pomo a Venere, che gli aveva promesso Elena, la più bella tra le donne mortali. il giudizio in tal senso fu di rovina per lui e per tutta la popolazione di Troia. (By Maria D. )

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:57:04 - flow version _RPTC_G1.3