Il prodigio del Lago Albano - Vox Maiorum

Vox Maiorum 1 Pagina 486 numero 1

Cum bello acri et diutino Veientes, a Romanis intra moenia compulsi, ... eodem paene tempore et religioni paruit et hostium urbe potitus est

Poiché nell' aspra e lunga guerra gli abitanti di Veio, erano chiusi dentro le mura, non venivano sconfitti dai Romani, essendo quei ritardi insopportabili non meno agli assediati che a coloro che li assediavano, gli dei immortali indicarono il percorso della fortemente desiderata vittoria, manifestando uno straordinario prodigio. In maniera improvvisa infatti il lago di Albano, straripò oltre le rive, né ingrandito dalle piogge del cielo e né alimentato dall'inondazione di un fiume.

Per esplorare il motivo di questa inondazione furono inviati degli ambasciatori per un responso dell'oracolo di Delfi, e (questi) dissero che il dio dava precetti affinché  i romani diffondessero l'acqua emessa dal lago per le campagne Infatti l'oracolo così affermava che Veio stava per andare sotto il dominio del del popolo romano. Prima che gli ambasciatori riferissero ciò l'aruspice dei Veienti fu catturato dai nostri soldati e condotto nell'accampamento, aveva predetto cosa stava per accadere.

Quindi i padri (i senatori) avvertiti da una doppia/duplice predizione quasi nello stesso momento, obbedirono all'oracolo e i nemici furono raggiunti nella città.

Testo latino completo

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:59:04 - flow version _RPTC_G1.3