A Demonico 35

[35] Ὅταν ὑπὲρ τῶν σεαυτοῦ μέλλῃς τινὶ συμβούλῳ χρῆσθαι, σκόπει πρῶτον πῶς τὰ ἑαυτοῦ διῴκησεν· ὁ γὰρ κακῶς διανοηθεὶς περὶ τῶν οἰκείων οὐδέποτε καλῶς βουλεύσεται περὶ τῶν ἀλλοτρίων.

Οὕτω δ' ἂν μάλιστα βουλεύεσθαι παροξυνθείης εἰ τὰς συμφορὰς τὰς ἐκ τῆς ἀβουλίας ἐπιβλέψειας· καὶ γὰρ τῆς ὑγιείας πλείστην ἐπιμέλειαν ἔχομεν, ὅταν τὰς λύπας τὰς ἐκ τῆς ἀρρωστίας ἀναμνησθῶμεν.

Qualora tu abbia intenzione di chiedere consiglio a qualcuno su tue faccende personali, considera per prima cosa come costui abbia governato le sue, giacché chi ha avuto cattivo intendimento nei fatti propri non darà mai buoni consigli su quelli altrui.

Il massimo incentivo a consigliarsi è la considerazione delle sventure che discenderebbero dal non farlo, giacché noi abbiamo la massima cura della salute proprio quando rammentiamo le afflizioni che le ci infermità causano.

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