SENECA - Consolazione alla madre Elvia Libro XX testo latino e traduzione

CONSOLAZIONE ALLA MADRE ELVIA XX

Consolatio ad Helvia matrem XX

Testo latino e traduzione italiana LIBRO XX

1.Ceterum quia necesse est, cum omnia feceris, cogitationes tamen tuas subinde ad me recurrere nec quemquam nunc ex liberis tuis frequentius tibi obversari, non quia illi minus cari sunt sed quia naturale est manum saepius ad id referre quod dolet, qualem me cogites accipe: laetum et alacrem velut optimis rebus.

Sunt enim optimae, quoniam animus omnis occupationis expers operibus suis uacat et modo se leuioribus studiis oblectat, modo ad considerandam suam uniuersique naturam ueri auidus insurgit.

2. Terras primum situmque earum quaerit, deinde condicionem circumfusi maris cursusque eius alternos et recursus;

tunc quidquid inter caelum terrasque plenum formidinis interiacet perspicit et hoc tonitribus fulminibus uentorum flatibus ac nimborum niuisque et grandinis iactu tumultuosum spatium; tum peragratis humilioribus ad summa perrumpit et pulcherrimo diuinorum spectaculo fruitur, aeternitatis suae memor in omne quod fuit futurumque est uadit omnibus saeculis.

D'altro canto, perché è inevitabile che, qualunque cosa tu faccia, i tuoi pensieri ricorrano sempre a me e che nessun altro dei tuoi figli ti torni così spesso alla mente, non perché ti siano meno cari ma perché è naturale che si porti spesso la mano là dove si sente il male, ecco come devi immaginarmi: lieto e sereno come se tutto andasse per il meglio.

E, infatti, ogni cosa va per il suo verso, dal momento che l'animo, libero da ogni impegno, attende alle sue attività più congeniali e si diletta ora in studi poco impegnativi, ora si innalza, avido di verità, a contemplare la natura sua e quella dell'universo (2) Studia prima le terre e la loro posizione, poi il regime dei mari che le circondano e il loro alterno flusso e riflusso;

poi osserva lo spazio esistente fra la terra e il cielo, pieno di fenomeni spaventosi, lo spazio turbolento di tuoni, di fulmini, di raffiche di vento, di scrosci di piogge, di neve e di grandine. Poi, dopo aver esplorato le zone inferiori, si slancia verso le più eccelse e gode del meraviglioso spettacolo delle cose divine; memore della sua eternità, percorre il passato e il futuro attraverso tutti i secoli.

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