Il modo di vivere degli abitanti della città ideale

Πρῶτον οὖν σκεψώμεθα τίνα τρόπον διαιτήσονται οἱ οὕτω παρεσκευασμένοι. ἄλλο τι ἢ σῖτόν τε ποιοῦντες καὶ οἶνον καὶ ἱμάτια καὶ ὑποδήματα; καὶ...

Prima di tutto noi vedremo in che modo vivranno uomini di questo tipo. Producendo alimenti, vino, vestiti e calzari?

e si edificheranno abitazioni, in estate lavoreranno per lo più nudi e scalzi, in inverno, invece, ben vestiti e calzati; si nutriranno di farine ricavate dall'orzo e dal frumento ora cuocendole ora impastandole, e serviranno belle focacce e pani su canne o foglie pulite, sdraiati su giacigli cosparsi di smilace e di mirto, banchetteranno bene essi stessi e i loro figli e ci berranno sopra vino, inghirlandati e cantando inni agli dei, lieti di stare insieme, e non metteranno al mondo più figli oltre la loro possibilità, temendo povertà o guerra.

E Glaucone, entrando nel discorso, disse: "mi sembra che tu faccia pranzare la gente senza companatico". Giusto, ammisi. Mi sono dimenticato che dovranno avere anche companatico, ovvero, sale, olive formaggio, e si cuoceranno gli alimenti propri della campagna, cipolle e legumi.

Serviremo loro, non è vero?, anche pasticcini di fichi, ceci e fave; e abbrustoliranno al fuoco bacche di mirto e ghiande, bevendoci sopra con moderazione. Così passeranno la vita, come è naturale, in pace e buona salute, moriranno in tarda età e trasmetteranno ai discendenti un sistema di vita simile a questo.

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