Gli antichi accusatori di Socrate - Platone versione greco

Gli antichi accusatori di Socrate versione greco Platone

Ἀναλάβωμεν οὖν ἐξ ἀρχῆς τίς ἡ κατηγορία ἐστὶν ἐξ ἧς ἡ ἐμὴ διαβολὴ γέγονεν, ᾗ δὴ καὶ πιστεύων Μέλητός με ἐγράψατο τὴν γραφὴν ταύτην....

Riprendiamo dunque dal principio, quale è l’accusa dalla quale è nata la calunnia contro di me (lett “la mia calunnia”), alla quale prestando fede anche Meleto mi ha intentato questo atto d’accusa.

Sia; dicendo che cosa i calunniatori (lett: “colore che…”) mi screditavano? Come dunque bisogna leggere il giuramento reciproco di questi accusatori: Socrate commette ingiustizie e si affatica inutilmente cercando le cose sotto terra e in cielo, e rendendo più forte il discorso più debole, e impartendo ad altri gli stessi insegnamenti.

Questa è più o meno l’accusa; infatti vedete anche voi stessi queste cose nella commedia di Aristofane, un certo Socrate portato in giro lì, che dice di andar per le nuvole e che dice molte altre sciocchezze di questo tipo, di cui io non mi intendo per nulla né molto né poco.

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