Aria di smobilitazione

Inizio: τῶν δ᾽ ἐν τῇ Λακεδαίμονι πολεμίων Ἀρκάδες μὲν καὶ Ἀργεῖοι καὶ Ἠλεῖοι πολλοὶ ἀπεληλύθεσαν ...Fine: μαθεῖν δὲ βουλόμενος εἰ παρεληλυθότες εἶεν οἱ Θηβαῖοι τὸ Ὄνειον ἔπεμψε σκοποὺς τούς τε Ἀθηναίων ἱππέας καὶ τοὺς Κορινθίων ἅπαντας

Quanto ai nemici a Sparta, gli Arcadi, gli Argivi, gli Elei erano ripartiti in grande numero, dato che le loro abitazioni erano al confine, chi conducendo e chi portando ciò che aveva ottenuto come bottino.

I Tebani e gli altri in parte proprio per questo volevano andarsene dalla regione perché vedevano l'esercito diminuire di giorno in giorno; in parte perché i viveri erano divenuti più scarsi, o per il consumo naturale, o per il saccheggio, o per lo spreco, o per gli incendi.

Era inoltre inverno sicché tutti volevano andare via. Come costoro si ritirarono dal territorio di Sparta, così Ificrate ricondusse gli Ateniesi dall'Arcadia a Corinto. Ora se condusse bene qualche altra campagna, non lo critico; ma quelle azioni che fece in quell'epoca, le trovo tutte o inutili, o addirittura inopportune.

Avendo intrapreso di mettersi di guardia a Oneo affinché i Beoti non potessero tornare in patria, lasciò incustodito il passo migliore presso Cencree. E poiché voleva sapere se i Tebani fossero passati per Oneo, inviò in qualità di osservatori tutti i cavalieri degli Ateniesi e dei Corinzi.

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