Ciro e Astiage - versione greco

Κυρώς ὁρῶν δὴ τὸν κόσμον τοῦ πάππου, ἐμβλέπων αὐτῷ ἔλεγεν· Ὦ μῆτερ, ὡς καλός μοι ὁ πάππος....

Ciro, vedendo dunque l'abbigliamento del nonno, rivolgendogli lo sguardo disse: "mamma, come è bello il nonno!". E avendogli la madre domandato se gli sembrasse più bello, il padre o questo, Ciro rispose:

"mio padre, madre, è davvero il più bello dei Persiani ma fra tutti i Medi che ho visto per le strade e alle porte il più bello è di gran lunga mio nonno.

Allora, Astiage, avendolo abbracciato per questa risposta, lo rivestì di un mantello elegante e lo adornò di collane e di braccialetti preziosi, e se usciva dalla reggia, lo portava con sé su un cavallo dal morso d'oro, proprio come lui stesso era solito procedere. Dunque, Ciro che era un bambino amante del bello e dell'onore, si compiaceva del mantello, e si sentiva fiero di imparare a cavalcare:

fra i Persiani, infatti, a causa della difficoltà di allevare puledri e di cavalcare in una regione così montagnosa, era del tutto raro vedere un cavallo.

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