Dopo la vittoria delle Arginuse, gli ateniesi processano gli strateghi che non hanno salvato i naufraghi - Versione Senofonte
Dopo la vittoria delle Arginuse, gli ateniesi processano gli
strateghi che non hanno salvato i naufraghi
Versione di Senofonte
traduzione dal libro frasis pagina 356
Gli strateghi fecero rapporto circa il combattimento navale e sulla forza della tempesta. Timocrate avendo detto che anche era necessario che fossero consegnati al popolo anche gli altri presi, il consiglio lo imprigionò.
Dopo queste cose si tenne l'assemblea, nella quale sia gli altri tra gli strateghi sia soprattutto Teramene dichiaravano di dover fornire una spiegazione che fossero giusti poiché non avevano recuperato i naufraghi.
Poichè non potevano chiamare nessun altro testimone si mostrò come testimonianza una lettera che gli streteghi inviarono al popolo e all'assemblea, non incolpando nient'altro che le tempeste. In seguito gli strateghi brevemente ciascuno parlavano in propria difesa, infatti non fu dato loro parola secondo la legge, e ciascuno le cose fatte, cioè che loro stessi avevano navigato contro i nemici e che avevano comandato il recupero dei naufraghi agli uomini giusti tra i tetrarchi e a uomini che avevano già ricoperto il ruolo di stratega, ossia a Tesamene e Trasibolo e gli altri come loro.
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