I soldati di Senofonte avvistano il mare - Senofonte versione greco Anabasi IV 7 23-25

I SOLDATI DI SENOFONTE AVVISTANO IL MARE
VERSIONE DI GRECO di Senofonte
Traduzione dal libro Anabasi

ἐπεὶ δὲ οἱ πρῶτοι ἐγένοντο ἐπὶ τοῦ ὄρους καὶ κατεῖδον τὴν θάλατταν, κραυγὴ πολλὴ ἐγένετο....

TRADUZIONE

Non appena i primi giunsero in vetta e videro il mare, levarono alte grida. Nell'udirle, Senofonte e i suoi della retroguardia pensarono che la testa dell'esercito fosse attaccata da altri nemici: alle spalle infatti erano seguiti dalla gente cui avevano incendiato il territorio.

La retroguardia ne aveva ammazzato alcuni e catturati altri in un agguato, impadronendosi di una ventina di scudi di vimini rivestiti di pelle di bue non conciata.

Poiché le grida si facevano più intense e più vicine, i soldati, che man mano giungevano, correvano verso i compagni che continuavano a urlare, e tanto più acuti salivano i clamori quanto più il numero s'ingrossava, per cui Senofonte pensò che si trattasse di qualcosa di veramente grave. Allora scese da cavallo, prese con sé Licio e i cavalieri e corse a prestar soccorso, ma ben presto sentirono i soldati gridare: "Mare, mare". La voce rimbalzava di bocca in bocca.

Allora anche tutta la retroguardia si mise a correre, mentre pure le bestie da soma e i cavalli vennero spinti al galoppo. Quando furono tutti sulla cima, cominciarono ad abbracciarsi, strateghi e locaghi, piangendo

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