le obiezioni dei soldati greci - senofonte anabasi LIBRO 1. 7.58 versione greco

LE OBIEZIONI DEI SOLDATI GRECI
VERSIONE DI GRECO di Senofonte

ἐνταῦθα Γαυλίτης παρών, φυγὰς Σάμιος, πιστὸς δὲ Κύρῳ, εἶπεν· Καὶ μήν, ὦ Κῦρε, λέγουσί τινες ὅτι πολλὰ ὑπισχνῇ νῦν διὰ τὸ ἐν τοιούτῳ εἶναι...

TRADUZIONE

Allora il disertore di Samo, Gaulite, che era presente, fido di Ciro, disse: “Eppure, Ciro, dicono che tu faccia molte promesse ora che ti trovi in questa situazione, perché il pericolo si avvicina, ma se appena ti dovesse andare bene dicono che on te ne ricorderai;

al tri affermano che neppure se te ne ricordassi e volessi potresti dimenticarti di ciò che prometti”. Dopo aver ascoltato queste parole, Ciro rispose:

“Ma noi abbiamo, uomini, il potere ereditario che si estende a sud fin dove gli uomini non possono abitare per il caldo, e a nord per il freddo invernale: gli alleati di mio fratello governano tutte le terre comprese tra queste due. Se quindi noi vinceremo, bisogna eleggere i nostri alleati come governatori di queste province.

Per questa ragione non temo l’eventualità di non avere cosa elargire a ciascuno degli alleati, se andasse bene, quanto piuttosto di non avere alleati a sufficienza cui dare. Dato che, in aggiunta, siete Greci, darò a ciascuno di voi anche una corona d’oro

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