Senza via d'uscita (Versione greco Senofonte)

ταύτῃ ἐπειρῶντο διαβαίνειν οἱ Ἕλληνες. Ἐπεὶ δὲ πειρωμένοις τό τε ὕδωρ ὑπὲρ τῶν μαστῶν ἐφαίνετο, καὶ τραχὺς ἦν ὁ ποταμὸς μεγάλοις λίθοις καὶ...

I Greci si prepararono a varcare il fiume in quel punto. Qunando a coloro che intrapresero (la manovra)

l'acqua arrivò al dei pettorali, il letto del fiume si rivelò sassoso con pietre grandi e scivolose e non si potevano tenere le armi nell'acqua, perché il fiume le strappava via; se qualcuno invece sollevava le armi sopra la testa, diventava esposto alle frecce o proiettili d'altro genere.

Tornarono dunque indietro e posero le tende lì, lungo il fiume. Ma videro che, sull'altura in cui si erano fermati la notte precedente, si erano adesso raccolti molti Carduchi in armi. Allora ci fu una profonda sfiducia tra i Greci: vedono la difficoltà di passare il fiume, vedono quelli (i nemici)

che si apprestavano a impedire l'attraversamento e vedono alle spalle i Carduchi pronti ad incalzare coloro che attraversavano. Per quel giorno e quella notte dunque rimasero fermi, essendo in grande difficoltà

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