Timolao di Corinto incita gli alleati ad assalire Sparta

Timolao di Corinto incita gli alleati ad assalire Sparta
Versione greco Senofonte

ἐπεὶ δ’ ἐξῇσαν μὲν οἱ Λακεδαιμόνιοι, συνειλεγμένοι δ’ ἦσαν οἱ ἐναντίοι, συνελθόντες ἐβουλεύοντο πῶς ἂν τὴν μάχην συμφορώτατα σφίσιν αὐτοῖς ποιήσαιντο....

Quando gli spartani si misero in marcia, i nemici già radunatisi, tennero un'assemblea per stabilire come combattere nelle condizioni a loro più favorevoli.

Timolao di Corinto disse "Alleati, mi sembra che gli spartani siano come i fiumi: vicino alle sorgenti sono piccoli e facilmente guadabili, ma più se ne allontanano, più diventano rapinosi, ingrossati come sono dalle correnti di altri fiumi.

Lo stesso vale per gli spartani, soli quando partono per una spedizione, ma via via che avanzano e ricevono rinforzi dalle città diventano più numerosi e difficili a battersi. Del resto, mi insegna l'esperienza che se si vogliono eliminare le vespe cercando di prenderle in volo, si ricevono molte punture; se invece si bruciano mentre sono ancora dentro nel loro nido, si vincono senza il minimo danno.

l Sulla base di queste considerazioni ritengo sia molto meglio attaccare gli spartani sul loro territorio o il più vicino possibile ad esso". La sua proposta fu ritenuta valida e venne quindi approvata.

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