Gli argonauti entrano nel porto Eusino

ἀπαλλαγεὶς δὲ τῶν ἁρπυιῶν Φινεὺς ἐμήνυσε τὸν πλοῦν τοῖς Ἀργοναύταις, καὶ περὶ τῶν συμπληγάδων ὑπέθετο πετρῶν τῶν κατὰ θάλασσαν....

Liberatosi delle Arpie, Fineo svela agli Argonauti la navigazione, e li mette in guardia dalle rupi Simplegadi in mare.

Le Simplegadi erano enormi e straordinarie rupi e si scontravano l’una contro l’altra a causa della violenza del vento, e impedivano il passaggio via mare. Sopra di esse si portava sempre una fitta nebbia e fragore immenso, era impossibile anche per gli uccelli attraversarle.

Fineo, allora, dice agli Argonauti di lasciar andare una colomba in mezzo alle rupi: se la vedono in salvo, (dice) di navigarvi attraverso, ma se quella muore, di non provare per forza a navigare. Il vecchio proponeva, gli Argonauti ascoltavano; poi, sul far del giorno, presero il largo e, quando furono vicini alle rupi, lasciano andare dalla prua una colomba:

e quella vola e lo scontro delle rupi taglia solo le punte della coda. Dunque, essi attendono che le rupi si riaprono con fragoroso movimento e, poi, passano con l’aiuto di Era: soltanto la punta dell’aplustre della nave viene mozzata. Da allora le Simplegadi rimasero immobili.

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