Deianira e il centauro Nesso - Apollodoro versione greco
Deianira e il centauro Nesso
versione greco Apollodoro
Ἄγων δὲ Δηιάνειραν ἐπὶ ποταμὸν Εὔηνον ἧκεν, ἐν ᾧ καθεζόμενος Νέσσος ὁ Κένταυρος τοὺς παριόντας διεπόρθμευε μισθοῦ, λέγων παρὰ θεῶν τὴν πορθμείαν εἰληφέναι διὰ δικαιοσύνην....
Arrivò con Deianira al fiume Eveno, presso il quale il centauro Nesso sedeva e traghettava i passanti a pagamento, dicendo di aver ricevuto dagli dei il traghettare a causa della sua rettitudine.
Eracle dunque attraversò il fiume da solo, ma, poiché gli era stato richiesto il pagamento, affidò a Nesso da traghettare Deianira.
Ma lui, mentre la traghettava, tentava di farle violenza. Eracle, udendola gridare, colpì Nesso con una freccia al cuore non appena uscì. Ed egli, essendo sul punto morire, chiamata accanto Denianira, disse che, se voleva avere un filtro per Eracle, (doveva)
mescolare insieme lo sperma che aveva emesso per terra e il sangue che era sgorgato dalla ferita provocata dalla (della) freccia. E lei, fatto ciò, lo conservava presso di sé.
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