la leggenda di Edipo - Apollodoro
La leggenda di Edipo
versione di greco di Apollodoro
Dopo la morte di Anfione, Laio prese il regno (il potere). Egli sposò la figlia di Meneceo, di nome Giocasta, secondo alcuni, secondo altri Epicasta.
Allora Polifonte gli uccise uno dei cavalli, e Edipo, infuriato, uccise sia Polifonte che Laio, e arrivò a Tebe. Laio fu sepolto da Damasistrato, il re di Platea, e a Tebe prese lo scettro Creonte, figlio di Meneceo. Durante il suo regno, Tebe fu afflitta da un grave flagello. La Dea Era mandò a Tebe la Sfinge, figlia di Echidna e di Tifeo, che aveva il volto di donna, il petto, le zampe e la coda di leone, e le ali di uccello. Le Muse le avevano insegnato un enigma e, stando seduta sul monte Ficio, poneva questo enigma ai Tebani. Esso diceva: «Qual è quella cosa che ha una sola voce, e ha quattro gambe e due gambe e tre gambe?». I Tebani avevano ricevuto un oracolo, secondo il quale si sarebbero liberati della Sfinge solo quando avessero risolto il suo enigma; per questo spesso si riunivano a discuterne il significato, ma siccome non ci riuscivano, la Sfinge ogni volta prendeva uno di loro e se lo mangiava. Molti erano già finiti così, e per ultimo anche Emone, il figlio di Creonte. Allora Creonte fece un bando: chi fosse riuscito a sciogliere l'enigma della Sfinge avrebbe avuto il regno e la vedova di Laio in sposa. Edipo ascoltò l'enigma della Sfinge e riuscì a risolverlo: la soluzione era «l'uomo». Infatti da bambino ha quattro piedi, perché cammina a quattro zampe; da adulto due piedi; e da vecchio tre, perché si appoggia al bastone.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?