Assalto alla piazzaforte di Cassivellauno (Versioni di latino Cesare)

Assalto alla piazzaforte di Cassivellauno
versione latino di Cesare

Trinovantibus defensis atque ab omni militum iniuria prohibitis Cenimagni Segontiaci Ancalites Bibroci Cassi legationibus missis sese Caesari dedunt....

Difesi i Trinovanti e protetti da ogni danneggiamento dei soldati, Cenimagni, Segontiaci, Ancaliti, Bibroci, Cassi, inviate ambascerie, si arrendono a Cesare.

Da essi viene a sapere che la città di Cassivellauno distava da quel luogo non molto e fortificata da selve e paludi, dove era riunito un numero abbastanza grande di uomini e bestiame.

I Britanni però chiamano città, quando hanno fortificato selve bloccate da trincea e fossato, dove sono soliti riunirsi per evitare l'incursione dei nemici. Vi si dirige con le legioni. Trova un luogo egregiamente difeso da natura e fortificazione. Tuttavia decide di assalirlo da due parti.

I nemici resistendo un poco non sopportarono l'assalto dei nostri soldati e si lanciarono da un'altra parte della città. Qui fu trovato un gran numero di bestiame, molti furono catturati in fuga ed uccisi

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