Cesare conquista la città di Zeta (Versione di latino Cesare)
Cesare conquista la città di Zeta
Autore: Cesare
Oppidum erat Zeta, quod aberat a Scipione milia passuum X, ad eius regionem et partem castrorum, a Caesare autem diversum ac remotum, quod erat ab eo longe milia passuum XIV.
Traduzione italiana
La città di Zeta, che distava da Scipione 10 miglia, si trovava nel suo settore e dal lato degli accampamenti, mentre era lontana ed eccentrica da Cesare, poiché ne distava 18 miglia.
Scipione vi inviò due legioni a fare rifornimenti. (2) Dopo che Cesare ne fu informato da un disertore, trasferito il campo dalla pianura su un colle, una posizione più sicura, e lasciatavi una guarnigione, uscito con le truppe al quarto cambio della guardia, si lasciò alle spalle gli accampamenti dei nemici e si impadronì della città.
(3) Vide che le legioni di Scipione facevano provviste più lontano e quando stava per prendere a marciare in quella direzione si rese conto che truppe nemiche venivano di sostegno a queste legioni.
Il che lo trattenne dall'attaccare. (4) Così, fatti prigionieri C. Minucio Regino, eques romano della cerchia più intima di Scipione; che era al comando di quella città, e P. Atrio, eques romano del distretto di Utica, e portati via 22 cammelli del re, lasciatavi una guarnigione al comando del legato Oppio, prese a fare rientro nell'accampamento.
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