Cesare e Vercingetorige si preparano ad affrontarsi (Versione di latino Cesare)
Cesare e Vercingetorige si
preparano ad affrontarsi
Autore: Cesare
Vercingetorix castris, prope oppidum positis, mediocribus circum se intervallis separatim singularum civitatium copias collocaverat atque omnibus eius iugi collibus occupatis, qua despici poterat, horribilem speciem praebebat;
Traduzione
Vercingetorige aveva stabilito il campo nei pressi della città sul fianco del monte, disponendo tutt'attorno, a breve intervallo, le truppe dei vari popoli, distinte.
Aveva occupato, per quanto si poteva vedere, tutte le cime del monte e offriva uno spettacolo raccapricciante. I capi delle varie genti, da lui scelti come consiglieri, avevano il compito di presentarsi quotidianamente, all'alba, per eventuali comunicazioni o consegne. E non lasciava passare giorno, o quasi, senza attaccar battaglia con la cavalleria e gli arcieri in mezzo a essa, per misurare il coraggio e il valore di ciascuno dei suoi.
Di fronte alla città, proprio ai piedi del monte, sorgeva un colle ben munito, con tutti i lati a strapiombo. Se i nostri l'avessero preso, avrebbero sottratto ai nemici, così almeno sembrava, la maggior parte delle fonti d'acqua e la possibilità di foraggiarsi liberamente.
Ma il colle era tenuto da una salda guarnigione nemica. Tuttavia, Cesare uscì dal campo nel silenzio della notte e, prima che dalla città potessero giungere rinforzi, mise in fuga il presidio nemico e occupò il colle. Vi alloggiò due legioni e scavò una coppia di fosse parallele, larghe dodici piedi, che collegavano l'accampamento maggiore con il minore: così, anche singoli uomini avrebbero potuto spostarsi dall'uno all'altro al sicuro da improvvisi attacchi nemici.
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