Cesare invita Ariovisto a colloquio (Versione di latino Cesare)
Cesare invita Ariovisto a colloquio
versione latino Cesare
Ipse autem Ariovistus tantos sibi spiritus, tantam arrogantiam sumpserat, ut ferendus non videretur.
Traduzione
Ariovisto stesso, poi, aveva assunto una superbia e una arroganza tale, che non lo si poteva più sopportare Perciò, Cesare decise di mandare ad Ariovisto degli ambasciatori, incaricati di chiedergli che scegliesse un luogo per un colloquio, a metà strada tra loro: voleva trattare di questioni politiche della massima importanza per entrambi. Agli ambasciatori Ariovisto così rispose: se gli serviva qualcosa da Cesare, si sarebbe recato di persona da lui; ma se era Cesare a volere qualcosa, toccava a lui andare da Ariovisto. Inoltre, non osava recarsi senza esercito nelle zone della Gallia possedute da Cesare, né era possibile radunare l'esercito senza ingenti scorte di viveri e grandi sforzi. Del resto, si domandava con meraviglia che cosa Cesare o, in generale, il popolo romano avessero a che fare nella sua parte di Gallia, da lui vinta in guerra.
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