Critognato si esprime a favore della sortita contro i Romani - Versione latino di Cesare da Corso di Lingua Latina per il Biennio

Critognato si esprime a favore della sortita contro i Romani
Versione latino Cesare Corso di Lingua Latina per il Biennio
Inizio: Ii, qui Alesiae obsidebantur, praeteritia die, qua auxilia Fine: neque se hostibus tradiderunt

Coloro che erano assediati ad Alesia, passato il giorno in cui avevano aspettato le truppe ausiliarie dei loro, consumato tutto il frumento, convocata un'assemblea, discutevano dell'esito delle loro sorti.

Espressi vari pareri, sembra non debba essere tralasciato il discorso di Critognato per la sua [= di lui] singolare e funesta crudeltà. Costui disse: «Non ho intenzione di dire niente riguardo al parere di coloro che chiamano con il nome di 'resa' una turpissima servitù, né credo che questi si debbano considerare alla stregua di cittadini né si debbano ammettere all'assemblea.

La questione sia a me con questi che approvano la sortita, nell'intenzione dei quali sembra risiedere la memoria dell'antico valore. Codesta è una debolezza dell'animo, non virtù, non poter sopportare la miseria per un po'. Si trovano più facilmente coloro che si offrono alla morte spontaneamente che quelli che sopportano con pazienza il dolore. E io approverei questo parere, se vedessi che non risulta nessun danno fuorché [quello] per la nostra vita: ma nel prendere la decisione, rivolgiamo l'attenzione a tutta la Gallia, che abbiamo suscitato per il nostro aiuto.

Qual è dunque il mio parere? Fare ciò che fecero i nostri antenati; i quali, costretti nelle città e sottoposti ad una simile carestia, sostentarono la vita con i cadaveri di quelli che per l'età sembravano inutili per la guerra e non si consegnarono ai nemici».