De Ariovisti adrogantia

Ariovistus, Germanorum rex, ad Caesarem legatos mittit et per eos nuntiat ..... castris Ariovistus conspexisset, conantes dicere prohibuit et in catenas coniecit.

Il re dei germani Ariovisto manda dei legati a Cesare e per mezzo loro annuncia che vorrebbe trattare con lui di queste cose, affinchè o stabilisse di nuovo un giorno per un colloquio o perché gli inviasse qualcuno dei suoi come ambasciatore.

Cesare non trovò un motivo per parlare, tanto più perché, il giorno precedente quella giornata, i Germani avevano gettato contro di noi una grande quantità di dardi.

Riteneva che avrebbe mandato un legato fra i suoi con grande pericolo e che sarebbe stato esposto alla mercé di uomini selvaggi. Tuttavia stabil' di inviare dai Germani C. Valerio Procillo, per la sua affidabilità e per la conoscenza della lingua Gallica, che già Ariovisto utilizzava da lunga consuetudine.

Con questo fu mandato M. Mezio che era stato ospite di Ariovisto. Quando Ariovisto li vide presso di lui nell'accampamento, proibì loro,  che si accingevano a farlo, di parlare e li costrinse in catene.

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