i marsigliesi sono disposti alla resa (Versione di latino Cesare)

i marsigliesi sono disposti alla resa
Autore: Cesare

Id ubi vident, mutant consilium: cupas taeda ac pice refertas incendunt easque de muro in musculum devolvunt.

Involutae labuntur, delapsae ab lateribus longuriis furcisque ab opere removentur. Interim sub musculo milites vectibus infima saxa turris hostium, quibus fundamenta continebantur, convellunt. Musculus ex turri latericia a nostris telis tormentisque defenditur; hostes ex muro ac turibus submoventur: non; datur libera muri defendendi facultas. Compluribus iam lapidibus ex ea, quae suberat, turri subductis repentina ruina pars eius turris concidit, pars reliqua consequens procumbebat: cum hostes urbis direptione perterriti inermes cum infulis se porta foras universi proripiunt ad legatos atque Vedendo ciò, i nemici cambiano piano; exercitum supplices manus tendunt.
Qua nova re oblata omnis administratio belli consistit, militesque aversi a proelio ad studium audiendi et cognoscendi feruntur.

Ubi hostes ad legatos exercitumque pervenerunt, universi se ad pedes proiciunt; orant, ut adventus Caesaris exspectetur: captam suam urbem videre: opera perfecta, turrim subrutam; itaque ab defensione desistere.
Vedendo ciò, i nemici cambiano piano : incendiano barili pieni di pece e resina e li gettano dal muro sulla galleria. I barili, rotolando, precipitano; caduti a terra ai fianchi, vengono allontanati dalla galleria con forche e pertiche. Frattanto sotto la galleria i soldati con leve scalzano alla base della torre dei nemici le pietre che ne costituivano le fondamenta. La galleria viene difesa dai nostri con frecce e proiettili scagliati dalla torre di mattoni;

i nemici si allontanano dalle mura e dalle torri; non è più concessa la possibilità di difendere il muro. Rimosse molte pietre dalla torre vicina alla galleria, all'improvviso una parte di quella torre crolla, la rimanente parte a sua volta stava per cadere, quando i nemici, atterriti per l'eventuale saccheggio della città, inermi si precipitano tutti quanti fuori dalla porta con le sacre bende, tendendo supplichevolmente le mani ai luogotenenti e all'esercito

Presentatasi questa insolita situazione, ogni operazione di guerra viene sospesa e i soldati desistono dal combattimento, mossi dal desiderio di ascoltare e sapere.

I nemici, giunti al cospetto dei luogotenenti e dell'esercito, si gettano tutti ai loro piedi; scongiurano di aspettare l'arrivo di Cesare.

Essi, dicono, vedono la loro città presa; le opere d'assedio completate, la torre abbattuta e perciò rinunciano alla difesa.

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