I Romani assediano Avarico (Versione di latino Cesare)

I Romani assediano Avarico
versione latino Cesare

Castris ad eam partem oppidi positis Caesar, quae intermissa [a] flumine et a paludibus aditum, ut supra diximus, angustum habebat, aggerem...

Cesare dopo aver posto l'accampamento di fronte a quella parte della roccaforte, lasciata libera dal fiume e dalle paludi, lasciava uno stretto passaggio, come abbiamo in precedenza illustrato, cominciò a costruire il terrapieno, a spingere in avanti le vinee, a fabbricare due torri:

infatti la natura del luogo impediva di circondare la città con un vallo(circonvallare). Quanto all'approvvigionamento di grano, non cessò di raccomandarsi ai Boi e agli Edui: i secondi, poiché agivano senza zelo alcuno, non risultavano di grande aiuto; i primi, (invece), essendo privi di grandi risorse, poiché il popolo era piccolo e debole, esaurirono in breve tempo le proprie scorte(ciò che ebbero). Benchè l’esercito si trovasse in (una condizione) di totale penuria di viveri, dovuta alla povertà dei Boi, alla negligenza degli Edui e agli incendi degli edifici a tal punto, che per parecchi giorni i soldati rimasero senza grano e combatterono la fame grazie al gregge tratto dai villaggi più lontani.

Tuttavia, non fu udita da loro nessuna parola indegna della maestà del popolo Romano e delle loro precedenti vittorie. Anzi, quando Cesare interpellò ciascuna legione durante il lavoro e disse che avrebbe tolto l'assedio, se sopportassero con troppa durezza la mancanza di viveri, tutti lo pregavano di non farlo: (dicevano che) essi avevano prestato servizio militare per tanti anni sotto il suo comando, in modo tale da non subire mai alcun disonore senza mai andarsene prima di aver portato a termine il compito:

essi avrebbero considerato questo un disonore, cioè abbandonare l’assedio (dopo averlo) iniziato: era preferibile che tutti sopportassero le crudeltà, piuttosto che non vendicare i cittadini Romani che erano caduti a Cenabo per la slealtà dei Galli. Queste stesse facevano sapere ai centurioni e ai tribuni militari, affinché venissero riferite, tramite loro, a Cesare.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:47:16 - flow version _RPTC_G1.3