Il carattere, le occupazioni, le abitudini degli Svevi (Versione di latino Cesare)

Autore: Cesare da Concentus II
Il nostro utente ci ha inviato questa versione senza testo latino

Durante quest'inverno che seguì, che fu l'anno del consolao di Pompeo e Crasso, gli Usipeti e anche i Tenteri, germanici, con una gran quantità di uomini passarono il fiume Reno non lontano dal mare dove sfocia il Reno.

Causa dell'oltrepassare fu che, attaccati per molti anni dagli Svevi, erano oppressi dalla guerra e non potevano coltivare i campi. Il popolo degli Svevi è più numeroso e bellico di tutti i Germani. Si dice che hanno cento villaggi, dai quali ogni anno prelevano mille armati, affinché combattano fuori dai confini. Chi rimane a casa mantengonose stessi e gli altri, questi l'anno seguente a turno sono con le armi in pugno, quelli rimangono a casa. Così non sono lasciati né l'agricoltura né il piano e l'uso della guerra.

Ma nessun campo è privato e delimitato presso di loro, né si può rimanere per più di un anno nel luogo per coltivare. Si nutrono non molto di frumento ma la maggior parte di latte e di pecore, si danno molto alla caccia; questa cosa e il genere di alimentazione e l'esercizio quotidiano e la vita libera, che fin da giovani non (essendo) abituati a nessuna disciplina o dovere non fanno completamente niente contro la volontà, e fa crescere la forza e fa gli uomini di smisurata grandezza corporea.

E tendono ad avere la consuetudine di non essere vestiti fuorchè in luoghi molto freddi honno qualche pelliccia, che essendo molto piccole, perte del corpo e aperta e si sono abituati a lavarsi nei fiumi.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:46:50 - flow version _RPTC_G1.3