La battaglia di Farsalo - versione latino Cesare
La battaglia di Farsalo
Autore: Cesare
tratta dal libro Cotidie Legere
Nostri milites dato signo cum infestis pilis procucurrissent atque animum advertissent non concurri a Pompeianis, usu periti ac superioribus pugnis exercitati sua sponte cursum represserunt et ad medium fere spatium constiterunt, ne consumptis viribus appropinquarent, parvoque intermisso temporis spatio ac rursus renovato cursu pila miserunt celeriterque, ut erat praeceptum a Caesare, gladios strinxerunt.
I nostri soldati, dato il segnale di attacco, avanzati di corsa con i giavellotti contro i nemici e accortisi che i Pompeiani non andavano all'assalto, pratici per esperienza e ammaestrati in battaglie precedenti, spontaneamente rallentarono e si fermarono quasi a metà distanza per non avvicinarsi stremati e, dopo un breve intervallo di tempo, ripresa nuovamente la corsa, lanciarono i giavellotti e rapidamente, come era stato ordinato da Cesare, misero mano alle spade. Invero i Pompeiani non vennero meno al loro dovere. Infatti sostennero il lancio dei giavellotti e l'assalto dei legionari; conservarono le file e dopo avere lanciato i giavellotti ricorsero alle spade. Nello stesso tempo, come era stato ordinato, tutti i cavalieri dal lato sinistro di Pompeo si lanciarono all'assalto e si riversò tutta la moltitudine degli arcieri.
La nostra cavalleria non sopportò il loro assalto, ma, respinta dalle sue posizioni, indietreggiò un poco e i cavalieri di Pompeo cominciarono, perciò, a incalzare con più accanimento, a disporsi a squadroni e ad aggirare dal lato scoperto il nostro schieramento. Quando Cesare si accorse di ciò, diede il segnale di combattimento alla quarta fila che aveva formata con sei coorti.
Quelle coorti si lanciarono con prontezza e, in schieramento di assalto, con tanta irruenza assalirono i cavalieri di Pompeo che nessuno di loro resistette e tutti, fatto "dietro front", non solo si allontanarono dalla posizione, ma subito fuggirono, dirigendosi verso i monti più alti. Respinti questi, tutti gli arcieri e i frombolieri, abbandonati senza protezione e senza armi, vennero uccisi. Col medesimo impeto le coorti aggirarono il lato sinistro, mentre i Pompeiani ancora combattevano e resistevano nel loro schieramento iniziale, e li attaccarono alle spalle
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