Le doti di un buon generale (Versione di latino Cesare)

Le doti di un buon generale
versione latino di Cesare

Inizio: Caesarem tradunt comem et humanum ...Fine: defecit vigil diligentia militum

Narrano che Cesare fosse gentile ed umano ma anche severo verso i suoi soldati. Non si vergognava di chiamare i suoi non soldati ma compagni d'armi; spesso avanzava con loro nel viaggio a piedi e in prima fila combatteva come soldato tra le armi dei nemici.

Questo fatto giovò non poco per conciliare gli animi dei suoi soldati verso di lui. tuttavia si mostrava anche severo e infieriva molto pesantemente su coloro che fossero pigri nella battaglia o non ubbidissero subito agli ordini.

Era solito nascondere le sue decisioni ai soldati e talvolta dare a notte fonda l'ordine di battaglia (ai soldati)

o trasferire l'accampamento affinché i suoi fossero preparati a d ogni cosa. Ciò non doveva essere spiacevole: mai infatti mancava la vigile diligenza dei soldati

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