Stravaganze di un imperatore (Versione di latino Cesare)

Stravaganze di un imperatore Autore: Elio Lampridio Nova Officina; n°: 294; pg: 344

Helagabalus imperator omnes de circo, de thetro, de stedio et omnibus locis et balneis*meretrices collegit in aedificium publicum et apud...

L' imperatore Eliogabalo convocò tutte le meretrici dal circo, dal teatro, dallo stadio e da tutti i luoghi e i bagni pubblici nell' edificio pubblico e dinanzi a quelle, ornato di pampini d' oro in relazione alla circostanza, fece un discorso per così dire militare, chiamandole commilitoni e disputando con quelle sui modi di vestire e dei piacere. Dopo il discorso ordinò di donare, tre monete per ciascuno, come ai soldati, come stipendio e chiese loro di chiedere agli dei di avere molti analoghi commiltoni per loro.

Scherzava con i servi e chiedeva loro, stabilito un premio, di portargli mille libbre di ragni, e dicendo che da quelli si potesse vedere quanto grande fosse Roma. Inviava ai convitati per lo stipendio vasi con rame e scorpioni e serpenti oppure con un infinito numero di mosche, appelando quelle api mansuete.

Una volta avendo inviato a pranzo uomini distintissimi, predispose per loro sedili coperti di zafferano, dicendo che lui metteva davanti la lettera in proporzione alla loro dignità.

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