Terra bruciata intorno a Cesare (Versione di latino Cesare)

Terra bruciata intorno a Cesare
Autore: Cesare
La versione latina nel biennio; Ver. 208 pg 193

Approvata questa sentenza con il consenso di tutti, in un solo giorno sono incendiate più di venti città dei Biturigi.

La medesima cosa accade nelle città rimanenti. In ogni regione si vedono incendi. E benchè tutti sopportavano con grande dolore queste cose, tuttaiva trovavano una consolazione nel fatto che, come se avessero già ottenuta la vittoria, nelle vicinanze, confidavano di recuperare le cose perse. Si delibera riguardo ad Avarico nell'assemblea, se sia opportuno che venga inceniata o difesa.

I Biturigi si gettano ai piedi di tutti i Galli, affinché vengano persuasi a non incendiare con le loro mani la bellissima città, che è sia difesa, sia ornamento per la cittadinanza dell'intera Gallia. Dicono che loro verranno difesi facilmente dalla natura del luogo, poiché nella vicinanze circondata da ogni parte dal fiume e dalla palude, ha un ingresso solo e molto stretto.

Il permesso viene dato a coloro che chiedono, opponendosi prima Vercingetorige, poi cedendo sia per la preghiere deglistessi, sia per la misericordia del popolo. Vengono scelti difensori idonei per la cittadella fortificata. Vercingetorige seguì Cesare e scelse per l'accampamento un luogo protetto da paludi e boschi.

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