Una battaglia vittoriosa (Versione di latino Cesare)
INIZIO: Crassus, Caesaris legatus, e castris copias celeriter eduxit FINE: Galli, magno terrore perculsi arma abiecerunt atque Romanis se dediderunt
Crasso, luogotenente di Cesare, dapprima portò fuori dall'accampamento le truppe e schierò le linee, poi mise le truppe ausiliarie nel mezzo dello schieramento, lasciò una coorte di scorta al campo e andò verso l'accampamento dei Galli.
Durante il viaggio esortava alla battaglia con grandi premi e promesse i suoi soldati e (li) avvertiva con parole sicure: "Il numero dei nemici è grande ma i Galli temono la fama e il valore dei Romani: se combattere coraggiosamente, la vittoria sarà sicura!" Intanto i nemici per il piccolo numero dei soldati Romani pensavano arrogantemente: "Vinceremo facilmente i Romani in battaglia e vendicheremo le loro ingiurie!" Tuttavia non prendevano le armi e non uscivano dal loro accampamento alla battaglia.
E cosi l’esitazione dei Galli diede più forze ai Romani: resero più veloce il viaggio e salirono senza esitazione sulla cima del colle dove si trovava l'accampamento dei nemici.
Con grande ardore riempirono la fossa, occuparono la trincea e la fortificazione, entrarono nell'accampamento attraverso la porta poco fortificata, assalirono i difensori con le spade. I Galli, presi da un grande terrore, gettarono le armi e cercarono la salvezza con la fuga.
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