Ciò che non è onesto non è neppure utile

Ornatus pagina 182 numero 123

Inizio: Incidunt multae saepe causae, quae conturbent animos utilitatis specie..." Fine: "... et tamen muri causam opposuit, speciem honestatis nec probabilem nec sane idoneam. " da Cicerone

Si presentano spesso molte cause che turbano l'animo con l'apparenza dell'utile, non quando ci si chiede se si debba abbandonare l'onestà per le dimensioni dell'utilità - giacché questo è disonesto -, ma se si possa compiere in modo non disonesto ciò che sembra utile.

Quando Bruto destituiva dalla sua carica il collega Collatino, poteva sembrare che, cosi facendo, si comportasse ingiustamente, perché egli, al periodo della cacciata della monarchia, era stato compagno di disegni e aiutante di Bruto.

Ma poiché i capi presero la decisione di eliminare i parenti del Superbo e persino il nome dei Tarquini insieme al ricordo dei regno, quello che era utile, cioè il provvedere al bene della patria, era anche onesto, sì che Collatino stesso doveva approvarlo. E così l'utilità prevalse per la sua onestà, in assenza della quale non sarebbe stata possibile l'esistenza della utilità stessa. Ma nel caso del re fondatore della città la cosa and? diversamente; il suo animo fu spinto dall'apparenza dell'utile: poich?

gli era sembrato pi? utile regnare da solo piuttosto che con un altro, uccise il fratello. Egli mise da parte affetto ed umanit?, per poter conseguire quanto sembrava utile e non lo era, e tuttavia tir? in ballo il pretesto del muro, un'apparenza d'onest? n? approvabile né abbastanza idonea.

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