Appio Claudio ricorda a Clodia le sue responsabilità nei confronti della famiglia (Versione cicerone

Appio Claudio ricorda a Clodia le sue responsabilità nei confronti della famiglia
Autore: Cicerone

Tuttavia o chiederò anzitutto a lei stessa se preferisce che io la tratti severamente, gravementee all'antica, o scherzosamente con dolcezza e urbanità.

Se in quel costumee maniera grave, io dovrò richiamare in vita qualche veneranda barba, non quelle barbette di cui lei suole compaicersi, ma di quelle barbe incolte che vediamo nelle statue nei busti antichi, che strapazzi la donnae che parli affinché non se la prenda con me. Venga dunque qualcuno della sua stessa famiglia primo fra tutti quel famoso Cieco, che del non poterla vedere non proverà alcun dolore.

Se egli resusciterà si comporterà e parlerà così: "Donna, che hai tu in comune con Celio, con un giovinetto, con un estraneo? Perchè tu gli sei stata così intima da prestargli l'oro, o così nemica da temerne il veleno? Non hai visto tuo padre, non hai sentito che tuo zio, tuo nonno, il tuo bisnonno, il tuo trisavolo, il tuo avo del bisavolo sono stati consoli;

non sapevi di essere stata moglie di Quinto Metelli, uomo acutissimo fortissimo e molto amante della patria, che appena fuori di casa sua, era ritenuto superiore ad ogni altro cittadino per virtù, per gloria, per decoro.

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