Bellezze della terra (Versione di Cicerone) dal libro nove

Bellezze della terra
versione di latino di Ciceron e
Traduzione dal libro NOVE
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La terra è posta nel centrodell'universo, solida e rotonda, ricoperta di fiori, di erba, di alberi, di raccolti: l'incredibile moltitudine di tutti questi si distingue per l'infinita varietà di colori.

Si aggiunga a ciò la fredda inesauribilità delle fonti, le acque limpide dei fiumi, il ricco rivestimento delle rive, le profondità incavate delle grotte, le asperità delle rocce, l'altezza dei monti scoscesi e l'immensità dei terreni pianeggianti, si aggiungano anche i luoghi nascosti dell'oro e i filoni di argento e l'infinita forza del marmo.

Oltre a ciò quali e quanto vari tipi di bestie sia domestiche sia selvatiche! Che voli e canti di uccelli! Che meravigliosi pascoli di animali! O quanto grande è la bellezza del mare! Quale la bellezza dell'universo! Che abbondanza e varietà di isole! Che bellezza delle spiaggie e delle coste1 Quanti tipi di animali in parte sommersi, in parte che nuotano e galleggiano e in parte vivono attaccati ai sassi!

Che cosa posso dire del genere degli uomini? E questi costituiti come coltivatori della terra, non sopportano che essa venga resa selvaggia né dalla ferocia delle belve né dalle male erbe; e grazie all'opera di costoro, i campi, le isole e i litorali si distinguono per il loro splendore da tetti e città.

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