Cicerone preoccupato per Tirone - Versione latino Maiorum lingua

Cicerone preoccupato per Tirone
versione latino Cicerone Maiorum lingua

Ante diem V Kalendas Decembres servus Cn. Plancii Brundisii tandem aliquando mihi a te exspectatissimas litteras reddidit, datas Idibus...

Il giorno 27 il servo di Gn. Plancio a Brindisi finalmente una buona volta mi ha consegnato una missiva (lettera) molto attesa da parte tua, che era stata data il primo essa mi ha liberato molto dalla pena che provavo – o se mi avesse liberato del tutto!

– ma, tuttavia, il medico Asclapone conferma a pieno che tu ben presto starai bene. Ora, perché io dovrei esortarti ad impiegare tutta la scrupolosità per ristabilirti?

Io conosco la tua saggezza, moderazione, affetto nei miei riguardi so che tu farai di tutto per essere con noi quanto prima; ma, tuttavia, vorrei che tu non ti affrettassi per niente. Per il resto, ti prego di ciò e ti chiedo di non navigare sconsideratamente.

I marinai sono soliti avere fretta per il loro guadagno. Ti chiedo di essere cauto, o mio Tirone. Il mare resta per te grande ed ostico. Ancora ed ancora, o nostro Tirone, sta bene. Ho scritto di te al medico, in modo molto accurato. Addio, sta bene

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