Cicerone replica alle accuse di Metello (Versione COMPR. E TRADURRE)

Cicerone replica alle accuse di Metello
Autore: Cicerone
Nuovo Comprendere e tradurre vol 3 pagina 197

Quare non ego oppugnavi fratrem tuum, sed fratri tuo repugnavi, nec in te, ut scribis, animo fui mobili, sed ita stabili, ut in mea erga te voluntate etiam desertus ab officiis tuis permanerem.

Atque hoc ipso tempore tibi paene minitanti nobis per litteras haec rescribo atque respondeo: ego dolori tuo non solum ignosco, sed summam etiam laudem tribuo—meus enim me sensus, quanta vis fraterni sit amoris, admonet—; a te peto, ut tu quoque aequum te iudicem dolori meo praebeas: si acerbe, si crudeliter, si sine causa sum a tuis oppugnatus, ut statuas mihi non modo non cedendum, sed etiam tuo atque exercitus tui auxilio in eiusmodi causa utendum fuisse; ego te mihi semper amicum esse volui, me ut tibi amicissimum esse intelligeres, laboravi: maneo in voluntate et, quoad voles tu, permanebo citiusque amore tui fratrem tuum odisse desinam, quam illius odio quidquam de nostra benevolentia detraham.

Dunque non io ho "attaccato" tuo fratello, ma ho reagito agli attacchi di tuo fratello; e i miei sentimenti per te non sono affatto stati "volubili", come scrivi, ma al contrario tanto saldi che la mia buona disposizione verso di te, nonostante la perdita dei tuoi buoni uffici, è rimasta intatta. E in questo stesso momento, alle tue velate minacce epistolari replico e rispondo in questo modo: non soltanto giustifico la tua afflizione, ma le do anche il massimo riconoscimento. Non sono certo insensibile, per me, all'intensità dell'affetto fraterno. A te chiedo di mostrarti te pure giudice imparziale della mia afflizione: se i tuoi mi hanno attaccato con asprezza, con ferocia, senza alcun fondamento, chiedo a te di convenire che non solo non dovevo cedere, ma che in una circostanza simile dovevo anche giovarmi dell'aiuto tuo e del tuo esercito.

Ho sempre voluto che tu mi fossi amico; ho fatto ogni sforzo perché tu capissi che ti ero amico devoto. Resto nella medesima disposizio ne d'animo e vi resterò finche tu lo vorrai e per amor tuo cesserò di provare rancore per tuo fratello, prima ancora che questo rancore possa minimamente scalfire la nostra reciproca stima e simpatia.

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