Cicerone scrive al suo liberto Tirone (Versione latino)

Cicerone scrive al suo liberto Tirone Cicerone Nuovo Comprendere e Tradurre

Inizio: nos a te, ut scis, discessimus a. d. IV novembr. ante diem V kal decembr servus Cn. Plancii Brundisii tandem aliquando mihi a te...

Tullio e Cicerone salutano moltissimo il suo Tirone.
Noi come sai ci siamo allontanati da te il 2 novembre.

Tuttavia un giorno il 27 dicembre il servo Cneo Plancio di Brindisi mi recapitò da te l'aspettatissima lettera consegnata il 13 novembre che mi tolse fortemente dal dispiacere, magari se mi avesse liberato totalmente. Ma tuttavia il medico Asclapone chiaramente conferma che presto sarai forte.

E adesso io ti dovrei esortare a volgere tutta la diligenza per guarire?Io conosco la tua prudenza, temperanza e onore verso di me so che farai tutte le cose per essere quanto prima con noi. Ma tuttavia vorrei che non ti affrettassi. Avrei voluto che tu avessi evitato il trattamento musicale di Lisone affinché tu non facessi una ricaduta nella quarta settimana.

Ma poiché hai preferito aver riguardo per il tuo dovere verso l'ospite piuttosto della tua salute, cura le conseguenze. Resta il fatto che ti domando ciò e ti chiedo di non navigare

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