Dio e l'uomo - Cicerone versione latino tradotta

Dio e l'uomo versione latino Cicerone

animal hoc providum, sagax, multiplex, acutum, memor, plenum rationis et consilii, quem vocamus hominem, praeclara quadam condicione...

Quell'animale previdente, sagace, multiforme, acuto, memore, pieno di ragione e di senno, che denominiamo uomo, è stato generato dal sommo dio in una certa condizione privilegiata; fra tanti generi e specie di esseri animati è infatti l'unico partecipe della ragione e del pensiero, mentre tutti gli altri ne sono privi.

Che cosa infatti vi è, non dirò nell'uomo, ma in tutto il cielo e la terra di più divino della ragione? Essa, quando è cresciuta ed è diventata perfetta, giustamente si chiama saggezza. Esiste dunque, dal momento dunque che nulla vi è di meglio della ragione ed essa si trova sia nell'uomo sia nella divinità, come primo legame tra l'uomo e dio. E tra quelli fra i quali è comune la ragione, lo è pure la retta ragione;

costituendo essa la legge, noi uomini ci dobbiamo ritenere accomunati agli dèi anche dalla legge.

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