Due studiosi si incontrano in biblioteca - Cicerone versione latina lectio

Due studiosi si incontrano in biblioteca versione latino Cicerone latina lectio

Due studiosi si incontrano in biblioteca Cum essem in Tusculano meo vellemque e bibliotheca adulescentuli Luculli quibusdam libris uti, veni in villam eius ut eos ipse, ut solebam, inde promerem....

Essendo nella mia villa di Toscolo e volendo utilizzare alcuni libri della biblioteca del giovane Lucullo, andai nella villa per ottenerli proprio da lì come ero solito.

Essendo venuto, vidi Marco Catone, che avevo saputo fosse lì, che sedeva nella biblioteca, circondato da molti libri degli Stoici. Infatti c'era in lui una avidità inesauribile di leggere e non poteva essere saziata con la lettura. Infatti, non temendo neppure gli inutili rimproveri della gente, era solito leggere nella stessa curia, mentre il senato si riuniva, non sottraendo alcun servizio alla repubblica.

Dunque essendo accaduto che ci eravamo visti l'un l'altro all'improvviso, subito si alzò in piedi. Poi quegli iniziali convenevoli che sono soliti nell'incontro: disse "Come mai sei venuto credo dalla villa e, se avessi saputo che eri lì, sarei venuto da te. "Risposi "Ieri, partito dalla città, tornai verso sera. La causa di ciò fu di venire per ottenere da qui alcuni libri.

Ritengo che il nostro Lucullo si compiaccia moltissimo di questi libri. Infatti già deve essere pervaso a queste arti; se, di tenera età, è stato educato a queste, verrà più preparato alle maggiori.

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