Elogio di Marco Catone - Versione di Cicerone

Elogio di Marco Catone
versione latino Cicerone

M. vero Catoni, homini ignoto et novo, quo omnes, qui iisdem rebus studemus, quasi exemplari ad industriam virtutemque ducimur, certe licuit Tusculi se in otio delectare, salubri et propinquo loco. Sed homo demens ut isti putant, cum cogeret eum necessitas nulla, in his undis et tempestitatibus ad summam senectutem maluit iactari quam in illa tranquillitate atque otio iucundissime vivere.

Certamente era lecito [tradotto con imperfetto] a Marco Catone, uomo sconosciuto e di non nobili origini, dal quale tutti noi, che abbiamo le stesse responsabilità, siamo attirati come da un modello di operosità e saggezza, dilettarsi nell'ozio a [locativo] Tuscolo, luogo salubre e vicino.

Ma ecco che costoro lo considerano un pazzo [quando], pur non essendo costretto da alcuna necessità, preferì, [ormai giunto] all'estrema vecchiaia, travagliarsi in queste agitazioni e sciagure che vivere assai beatamente nell'ozio e nella tranquillità.

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