Il senato ascolta la deposizione di Volturcio - MUNERA - Versione di Cicerone

Il senato ascolta la deposizione di Volturcio
Cicerone versione latino libro Munera n° 159

Senatum frequentem celeriter, ut vidistis, coegi. Atque interea statim admonitu Allobrogum C. Sulpicium praetorem, fortem virum, misi, qui...

Perciò, come sapete, convocai d’urgenza il Senato. E, nel frattempo, per consiglio degli Allobrogi, incaricai immediatamente il Pretore C. Sulpicio, uomo valoroso, di portar fuori della casa di Cetego qualunque arma trovasse, ed egli portò via di là un numero considerevole di pugnali e di spade.

Feci poi entrare Volturcio senza i Galli; con l’ autorizzazione del Senato, gli garantii l’immunità e lo invitai a dichiarare senza timore tutto ciò che sapeva. Allora egli, appena riavutosi da grande timore, dichiarò di aver ricevuto da Publio Lentulo istruzioni e lettere per Catilina, affinché si servisse delle forze degli schiavi e, con l’esercito, marciasse al più presto sulla città;

col consiglio, poi, una volta che avessero incendiato la città nei vari suburbi così com’era stato stabilito e ripartito, e avessero fatto una grande strage di cittadini, egli catturasse anche i fuggiaschi e si riunisse con i suoi comandanti di città.

Furono introdotti poi i Galli i quali, sotto giuramento, dichiararono che da parte di Lentulo, Cetego e Statilio erano state date delle lettere ai propri concittadini e da costoro e da L. Cassio era stato loro ordinato di inviare al più presto la cavalleria, perché essi non mancavano di fanteria;

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