La bella vita di Verre a Siracusa - da Cicerone versione latino

La bella vita di Verre a Siracusa Cicerone versione latino

Aestas summa esse coeperat, tempus quod omnes Siciliae semper praetores in itineribus consumere consuerunt, proterea quod tum putant...

Aveva iniziato ad essere nel vivo l’estate, stagione in cui tutti i pretori di Sicilia erano soliti trascorrere sempre in viaggio, poiché reputano che bisogna visitare la provincia soprattutto nel momento in cui i cereali sono nei cortili:

allora, dico, mentre tutti gli altri pretori la visitano, questo generale di modo inusuale, stabiliva un accampamento stabile nel bellissimo luogo di Siracusa. Infatti nello stesso ingresso e nell’imboccatura del porto, non appena dal profondo (del mare) un’insenatura si piega verso la città, collocava le tende drizzate con vele di lino. Dal famoso palazzo pretorio, che fu del re Gerone, si spostava qui, così che durante quei giorni nessuno potesse vederlo fuori da quel luogo.

Inoltre, in quello stesso luogo nessuno aveva accesso, se non chi potesse essere o suo alleato o suo funzionario. Qui si radunavano tutte le donne con le quali questo aveva rapporti: è incredibile quanto moltitudine di queste ci fu a Siracusa; qui venivano gli uomini degni dell’amicizia di costui, degni di quella vita e dei banchetti.

Tra uomini e donne di tale genere si trovava il figlio, in età adulta cosicché, sebbene la sua natura lo tenesse alla larga dalla somiglianza col padre, tuttavia l’abitudine e il modo di vivere lo costringevano ad essere simile al padre.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:30:05 - flow version _RPTC_G1.3