La difesa di Roscio - Cicerone versione latino

La difesa di Roscio versione latino Cicerone

Facis iniuriam, Chrysogone, si maiorem spem emptionis tuae in huius exitio ponis quam in eis rebus quas L. Sulla gessit....

O Crisogono, rechi oltraggio se riponi, nella fine di costui, maggior speranza di (mantenere) il tuo acquisto piuttosto che nelle imprese compiute da L. Silla.

Perchè se non hai alcun motivo di desiderare che questo misero venga rovinato da così grande disgrazia, se egli tutto ti ha consegnato tutto eccetto l'anima, mentre per sè non ha riservato alcunchè di quanto lasciatogli dal padre, neanche per ricordo; (causa + gen. ), per gli dèi immortali!, che immensa crudeltà mai questa, che indole di tanto immane ferocia?

Quale sciacallo fu mai così tanto infame, quale pirata così tanto barbaro da preferire strappare un bottino macchiato del sangue, pur potendo conquistare intatta la preda, senza sangue?

Ben sai che costui nulla possiede, e nulla osa o può, e nulla ha mai ordito contro di te; ciononostante, (tu) lo attacchi, mentre non puoi temerlo, né devi odiarlo e vedi bene che nulla gli è rimasto che NON si potrà più sottrarre

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