La Felice posizione di Roma - Latina Lectio - Versione cicerone
La Felice posizione di Roma
versione latino Cicerone
libro latina lectio n. 102 pagina 202
inizia con: Potuit Romulus divine et utilitates complecti maritimas et vitia maris vitare. . finisce con: incolumis atque intacta permanserit.
Romolo poté magnificamente sia raccogliere i vantaggi delle regioni marittime che evitare i difetti del mare, ponendo la città sulla riva di un fiume a portata regolare e che sfocia nel mare per largo spazio, grazie al quale la città potesse e ricevere dal mare le cose di cui aveva bisogno e esportare quelle di cui abbondava, al punto che mi sembra che egli avesse già allora presagito che questa città avrebbe offerto ( prima o poi una sede e una casa ad un grandissimo impero.
Infatti chi è così superficiale che non ha notato e riconosciuto in cuor suo le difese naturali della città di Roma? Infatti la sua cinta di mura ininterrotta fu delimitata, grazie alla saggezza di Romolo e dei re rimanenti, da monti impervii e molto scoscesi da ogni parte, in modo tale che l’unico accesso, che era tra il monte Quirinale e l’Esquilino, fosse cinto da un fossato larghissimo e la rocca fortificata fosse appoggiata ad una rupe scoscesa gettata tutt’intorno e quasi incisa, tanto che restò, anche in quella spaventosa circostanza dell'arrivo dei Galli, salda e intatta.
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