La felicità dell'animo - Versione latino di cicerone
La felicità dell'animo versione latino Cicerone
Omnis auctoritas philosophiae consistit in beata vita comparanda. Beate enim vivendi cupiditate omnes incensi sumus....
Tutta l’importanza della filosofia risiede nella realizzazione di una vita felice. Noi tutti, infatti, siamo accesi dal desiderio di vivere felicemente.
Bisogna, perciò, comprendere se il ragionamento dei filosofi ci possa garantire ciò. Sicuramente ce lo promette. Se ciò non fosse possibile, infatti, perché Platone avrebbe attraversato l’Egitto, per apprendere da sacerdoti stranieri l’aritmetica e l’astronomia? Per quale motivo giunse, in seguito, a Taranto presso Archita ed a Locri presso i Pitagorici per addottrinarsi all’insegnamento dei Pitagorici, dopo aver ascoltato Socrate?
Per quale ragione lo stesso Pitagora visitò l’Egitto e consultò sacerdoti persiani? Perché raggiunse, a piedi, così numerosi territori stranieri ed attraversò tanti mari? Perché mai Democrito fece queste stesse cose? Si dice che egli si sia privato della vista per essere distolto il meno possibile dai suoi pensieri.
Lui stesso, che trascurò il patrimonio ed abbandonò i suoi campi incolti, a cos’altro aspirava se non ad una vita felice? Egli, poiché la riponeva nella conoscenza delle cose, voleva derivare da quella ricerca della natura il fatto di essere d’animo nobile.
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