La parola ci distingue dagli animali - Cicerone versione latino

La parola ci distingue dagli animali
versione latino Cicerone

Quid esse potest in otio aut iucundius aut magis proprium humanitatis quam sermo facetus ac nulla in re rudis?...

che cosa ci può essere di più piacevole nel tempo libero o di più peculiare di una persona colta di un conversare garbato ed elegante sotto tutti gli aspetti?

Perché proprio per questa ragione noi siamo incomparabilmente superiori alle bestie: in quanto discorriamo tra di noi e possiamo esprimere a parole i nostri pensieri. E allora, chi negherà la: giusta ammirazione a questa capacità, chi dubiterà di dover riservare a essa il massimo sforzo, onde eccellere fra gli uomini stessi proprio in quella facoltà in virtù della quale principalmente l'umanità sopravvanza le bestie?

E vengo al punto più importante: quale altra forza avrebbe potuto raccogliere in un solo luogo gli uomini sparsi qua e là, o condurli da una esistenza selvatica e agreste a questo vivere umano e civile o istituire leggi, tribunali, diritti, una volta formatesi le comunità civili? Ma per non cercare altri argomenti, che sono pressoché innumerevoli sintetizzerò in breve: affermo che nella saggia guida di un oratore compiuto sta il fondamento non solo del suo prestigio personale, ma anche della salvezza di moltissimi cittadini e dell'intero stato.

Perciò continuate come state facendo, giovani miei, ad applicarvi all'attività cui vi state dedicando, sì da poter dare onore a voi stessi, vantaggi agli amici, giovamento allo stato.

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